Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
San Francesco d’Assisi
Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
San Francesco d’Assisi
Negli ultimi anni si sta verificando una rapida ripresa dei prodotti artigianali, che fa degli artigiani i veri protagonisti del mercato.
Per artigianalità si intende la particolare manifattura e/o produzione di tutto ciò che non è stato prodotto industrialmente e che è stato invece realizzato con lavoro prevalentemente, se non esclusivamente manuale, da parte di artigiani.
Un passo indietro: ma quando nasce l’artigianato?
Bisogna tornare indietro, alla Grecia del V-IV secolo A.C., quando il significato di artigianalità era racchiuso nella parola, technè, che comprendeva sia artigianato che arte. Il significato più antico di artigianalità allude quindi ad una vera e propria forma di arte.
Lo sviluppo dell’attività artigianale si sviluppa nel tempo con la nascita delle città e del commercio, arrivando fino ai giorni nostri e considerando l’artigianalità quasi sinonimo di design.
Chi è l’artigiano oggi?
Il mercato è alla ricerca di prodotti unici e irripetibili. Stanchi di oggetti tutti uguali, si ricerca l’unicità, che spesso solo le imperfezioni sanno regalare.
Per questa ragione, l’artigiano, oggi, è colui che, sviluppa prodotti sulla base di tecniche antiche, maestro di manualità e creatività. I nuovi artigiani, riciclano e riqualificano vecchi oggetti d’artigianato e ne creano di nuovi, unendo il sapere antico, tramandato da padre in figlio, al sapere moderno, ai materiali innovativi e alla tecnologia.
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