Atelier della legalità: la storia di Renata Fonte

Atelier della legalità: la storia di Renata Fonte

Per una Puglia libera dalle mafie. Il progetto finale

Storia di Renata Fonte: Era il 31 marzo del 1984, un sabato. Ci troviamo a Nardò (Le), il paese di Renata Fonte, la prima consigliere comunale e assessore del Partito Repubblicano Italiano locale.

 

Quel sabato Renata uscì dalla seduta del Consiglio comunale ma non fece mai rientro a casa; a pochi passi dal suo portone, a soli 33 anni, fu sparata e uccisa da tre colpi di pistola ponendo così fine alla sua battaglia politica contro la speculazione edilizia di Porto Selvaggio.

Come proporre ai ragazzi, ai giovani, la storia di Renata Fonte, della mafia e delle ingiustizie sociali?

 

Il Progetto Bellezza e Legalità, per una Puglia libera dalle mafie nato da un Avviso pubblico della Regione Puglia ha voluto toccare temi delicati come quello della mafia e della legalità.

 

Rivolgendosi alla popolazione in età scolastica compresa tra i 12 e 16 anni a rischio di abbandono e dispersione, il progetto ha mirato a formare una coscienza collettiva che contempli l’educazione alla convivenza, ai diritti e al riconoscimento della dignità dell’individuo.

 

Il Progetto del CiaiaLab: Renata Fonte e il libro oggetto

 

Il CiaiaLab ha preso parte alla realizzazione del progetto raccontando la storia di Renata Fonte,  di una donna salentina e della sua battaglia contro la mafia e lo ha fatto utilizzando tecniche di narrazione diversificate, grazie all’aiuto di artiste-docenti che si sono rese disponibili alla realizzazione di questo progetto.

Atelier Della Bellezza

 

Il progetto, concluso il 21 settembre, è partito dalla volontà di raccontare una storia, quella di Renata Fonte ispirandosi al libro di artista delle avanguardie dei primi del 900, il cd libro imbullonato di Depero.

 

“Abbiamo immaginato di portare avanti il discorso del libro oggetto ovvero durante ogni singola giornata di laboratorio ci siamo dedicate alla sperimentazione di una tecnica”; in particolare, Valentina De Carolis ha realizzato insieme ai ragazzi la copertina del libro mediante l’uso della ceramica, Daniela Trisolino ha utilizzato la stampa 3D per la progettazione della rilegatura non fatta a filo, ma realizzata con elementi stampati in 3D e Clotilde Palasciano ala quale è stato affidato lo storytelling attraverso il fumetto.

 

 

Il resoconto finale

 

L’obiettivo principale del progetto è stato quello di raccontare, approfondire e divulgare un tema sì delicato, ma anche estremamente importante, facendolo  arrivare anche ai più giovani mediante l’utilizzo di linguaggi espressivi contemporanei e artistici.

 

Per saperne di più sul progetto Bellezza e legalità.

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